giovedì 7 giugno 2012

L'INCREDIBILE BAMBINA MANGIA-LIBRI


"Sono posseduto da una passione inesauribile che finora non ho potuto né voluto frenare. Non riesco a saziarmi di libri."

                                               
(Francesco Petrarca)



C'era una volta, tanto tempo fa, una bambina...
La bambina, non appena imparò a riconoscere le lettere e a comprenderne il significato quando venivano unite tutte insieme per formare le parole, cominciò a leggere.
Dapprima, e come tutti, partì da quei bei libroni grandi, con la copertina rigida e pieni di illustrazioni colorate. Poi passò ai libri con le parole scritte in stampatello, perchè erano più facili. Infine imparò a leggere anche quei libri scritti in corsivo coi caratteri piccoli piccoli.
Le pagine aumentavano col passare dei giorni e i libri si facevano sempre più spessi e pesanti. La bambina cresceva insieme ai libri che leggeva.

Nel frattempo andava a scuola, dove era costretta a leggere un sacco di altri libri: i libri che ti insegnavano le cose. Ma questi libri non le piacevano un granchè...
I suoi genitori le dicevano che stava diventando grande e che poteva ormai abbandonare le fiabe e le favole per dedicarsi ai libri per adulti. La bambina fece come le era stato detto.
Ogni tanto però, nel cuore della notte, quando non riusciva proprio a dormire, si alzava dal letto e andava di fronte alla libreria. Guardava tutti i libri che le avevano fatto così compagnia da piccina e, spinta da un'irrefrenabile desiderio di fare un tuffo nel passato, ne sceglieva uno. Leggeva per tutta la notte. E al mattino arrivava a scuola in ritardo...
Passarono gli anni. La bambina era ormai diventata grande. Aveva frequentato le medie, le superiori e l'università. Alla facoltà di Lettere aveva studiato i libri. Ma erano sempre libri per adulti. Le mancavano i libri di quand'era bambina... Così decise di dedicare una tesi a quei libri che tanto aveva amato.
Ma una volta tornata alle dolcezze di quelle pagine infantili... decise di non lasciarle più. E che avrebbe trovato un lavoro che le permettesse di restare tra quei libri.



 La bambina decise di restare bambina per sempre.
Quella bambina sono IO.

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