giovedì 26 luglio 2012

NIENTE MI BASTA - Il cibo come cura per l'anima


Giusi Quarenghi

NIENTE MI BASTA

"Mangiare non la rendeva felice. Però la placava, cancellava l'angoscia. Solo vomitare la faceva stare bene quanto mangiare."

Dai 12 anni in su 

Editore:


Salani
Data Pubblicazione: 08/03/2012
Pagine: 143
Collana: Romanzo
ISBN-13: 9788862562850
Prezzo: 12,00 EUR
Formato: Libro in brossura
Lingua: Italiano
Luogo Pubblicazione: Italia



           

Melania, conosciuta però da tutti col suo secondo nome, Gaspara, ha tredici anni, l'età più ingrata da vivere. E' l'età in cui tutti ti giudicano e in cui ci si giudica da sè. 
Gaspara non si piace, odia il suo corpo brutto, grasso e imperfetto che non corrisponde per niente ai canoni estetici fissati dalla società. Che non assomiglia ad un corpo di donna.
Gaspara ha paura di guardarsi con gli occhi degli altri e non riesce a relazionarsi nè coi coetanei nè coi suoi genitori: non ha un ragazzo, non ha amici con cui confidarsi ed è in continua lotta con sé stessa e col mondo che la circonda. Prima fra tutti la madre, una donna tanto affascinante quanto autoritaria, con la quale non è mai riuscita ad instaurare un rapporto positivo.
Gaspara esprime il suo perenne disagio attraverso il cibo: si consola divorando quantità industriali di cibo spazzatura, per riempire il vuoto che ha dentro. Poi però prova ribrezzo per tutto quel grasso che il cibo le ha messo in corpo e alla prima occasione lo rimette per potersi sentire nuovamente vuota, magra e bellissima. Il suo disturbo alimentare però è un gioco pericoloso, un circolo vizioso che ormai non riesce più a controllare.
Ma la scoperta della sua malattia non migliorerà il rapporto coi suoi genitori, che anzi finiranno per allontanarsi sempre di più da lei. Mentre il padre fa finta di niente e si tiene in disparte per evitare ulteriori tensioni, la madre non riesce a sopportare di avere una figlia con dei "problemi" ed entra sempre in contrasto con Gaspara rinfacciandole la sua delusione e il suo disprezzo. 
Sarà grazie all'amicizia con Giulia, una sua compagna di scuola, e a una lunga fuga da casa, che Gaspara riuscirà finalmente ad imparare a relazionarsi con gli altri e ad accettare un po' di più il suo corpo.
Ma la strada per stare in armonia con sé stessi è ancora lunga e non tutte le cose, una volta rotte, possono essere aggiustate...

Ecco qui la presentazione del libro fatta dall'autrice, Giusi Quarenghi:

"Niente mi basta" è la riedizione, rivista dall'autrice, di "Un corpo di donna", pubblicato nel 1997 nella collana Gaia Junior edita da Mondadori. Con questo nuovo titolo la Quarenghi vuole sottolineare l'ambivalenza provata da Gaspara, la protagonista, nel suo percorso adolescenziale: il bisogno di riempirsi continuamente per colmare il proprio vuoto interiore e provare una sazietà infinita; e la sensazione che il niente (niente amici, niente genitori, niente cibo) sia sufficiente per vivere. 
Il nucleo centrale è infatti proprio quello del rapporto col cibo. Gaspara lo teme e allo stesso tempo lo desidera, perchè sa che è solo grazie ad esso che può costruire, distruggere e ricostruire quel corpo che non riesce ad accettare. L'unico modo per stare meglio è per lei quello di svuotarsi, di liberarsi vomitando, per poi riempirsi di nuovo, all'infinito. 
Questo non è però solo un romanzo che parla di bulimia. Giusi Quarenghi indaga, con superba maestria, quest'età agrodolce riuscendo a descrivere con delicatezza, ma senza censure, tutti i problemi che l'adolescenza porta con sè. Il  disagio fisico e psicologico che segna il passaggio dall'essere bambina al diventare donna, il rifiuto di se stessi e del proprio corpo, il desiderio di essere amati, la dolorosa incomunicabilità coi propri genitori, l'esigenza di sentirsi uguali agli altri e allo stesso tempo di affermare la propria personalità, il sentirsi estremamente caparbi ma anche totalmente inermi di fronte agli affondi della vita.
L'autrice però non giudica, nè propone delle soluzioni assolute. Quello che Gaspara prova non può essere risolto con la semplice morale, ma c'è bisogno di costanza e di un profondo lavoro su se stessi. E anche di sofferenza e di allontanarsi da casa e dalle persone che si amano, a volte.
Perchè solo da soli si può ritrovare se stessi e avere la forza per uscire dal tunnel.

Se il libro vi ha incuriosito vi consiglio di leggere anche l'intervista a Giusi Quarenghi su "Niente mi basta" pubblicata sul sito Infinitestorie.it
Ecco qui il link:


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