venerdì 27 luglio 2012

Vuoi PROSCIUTTO E UOVA VERDI?

Dr. Seuss
PROSCIUTTO E UOVA VERDI

Editore: Giunti Junior
Data Pubblicazione: 22/07/2008
Pagine: 64
Collana: I libri del Dr. Seuss
ISBN-13: 9788809062641
Prezzo: 5,90 EUR
Formato: Libro in brossura
Lingua: Italiano
Luogo Pubblicazione: Italia


Da leggere ai bambini 
dai 3 anni in su

Vuoi prosciutto e uova verdi? Nooooo? Sei sicuro?
Nando, detto Ferdi, farà di tutto per convincerti a mangiare questa colorata e insolita specialità culinaria. Puoi provare a mangiarla su un ramo, in una galleria, oppure dentro una cassa. E magari in compagnia di un topino, una capretta o di una volpe rosa e bassa!
Mmmh... non sei ancora convinto?
Neanche l'amico di Ferdi lo è. E infatti respinge tutte le sue proposte, dapprima un po' sdegnoso, poi sempre più irritato dalla sua insistenza. All'ennesimo tentativo però, il nostro personaggio cederà all'assaggio pur di essere lasciato in pace. 
E... Oh, Che sorpresa! Che delizia prosciutto e uova verdi!!! Da mangiare da soli, in compagnia, in auto o in galleria. Che squisitezza, mamma mia!


Una delle opere più famose ed esilaranti del Dr. Seuss, l'autore de "Il gatto col cappello" e "Il Grinch". Una divertentissima maratona di personaggi stravaganti, dialoghi surreali e situazioni rocambolesche, che ruotano attorno ad un piatto insolitamente colorato, si trasformerà, magicamente, in un antidoto in rima per far comprendere ai nostri piccoli che provare dei nuovi cibi non costa nulla e che magari, dietro il loro aspetto così poco invitante, può nascondersi una vera prelibatezza. 
Un libro da leggere come una cantilena sempre più incalzante, che travolgerà con la sua allegria, oltre ai bambini, anche i lettori più grandi. 

BABY BOOKS: Anche i neonati leggono...

Vi presento la nuova sezione "Baby Books" tutta dedicata, per l'appunto, ai libri per i più piccolini. 


Leggere fa bene, lo sanno tutti. Ma leggere agli altri e per gli altri fa ancora meglio! Soprattutto quando i tuoi spettatori sono quei bambini che ancora non hanno imparato a farlo (compresi i neonati).
Studi scientifici hanno infatti dimostrato che leggere fiabe e filastrocche ai bambini, anche molto piccoli, fa bene sia a loro che ai genitori. In questo caso però la lettura non serve a farli addormentare, ma a risvegliare la loro mente. Le storie, infatti, stimolano la fantasia e l'ingegno, creano l'abitudine all'ascolto, aumentano i tempi di attenzione e possono prevenire possibili disturbi nello sviluppo e nell'apprendimento del bambino, come l'incapacità di leggere, scrivere o di comprendere un testo. Non importa se ha già qualche anno o solo pochi giorni. Anzi, prima si comincia e meglio è! Leggere ai bambini in età prescolare può aiutarli a sviluppare più velocemente in loro la comprensione e riproduzione del linguaggio e a relazionarsi più facilmente con i suoi genitori e con gli altri bambini. Infatti leggere un libro insieme è un momento di grande intimità che rafforza notevolmente il legame affettivo tra figlio e genitore.
Inoltre una buona lettura fatta ad alta voce può essere in grado di rapire un bambino tanto quanto un videogame o un programma televisivo e fa divertire sia i più grandi sia i più piccini. ;-)
In Italia esiste un progetto chiamato "Nati Per Leggere", sostenuto dall'associazione pediatri e dai bibliotecari, che cerca di promuovere nei genitori (e negli adulti più in generale) la buona abitudine di leggere ai propri figli. E' un'iniziativa sena fini di lucro presente su tutto il territorio nazionale e chiunque lo desidera può farne parte e diventare un lettore volontario. Non occorre essere dei comici o avere una bella voce oppure particolari doti teatrali, l'importante è divertirsi e metterci passione, perché solo così si riesce a coinvolgere i bambini e ad incantarli. 
L'AIB - Associazione Italiana Biblioteche ha stilato sul proprio sito internet un vero e proprio MANUALE DI LETTURA PER GENITORI che potete trovare interamente a questo link http://www.aib.it/aib/npl/sugg.htm3 e del quale adesso esporrò i punti principali.


MANUALE DI LETTURA PER GENITORI:


Al bambino di 6 mesi  
piacciono le ninne nanne che accompagnano il suono della parola al movimento del corpo, al contatto fisico, alle sensazioni olfattive e visive, e, talvolta, anche gustative.
Per il bambino di 9 mesi 
i libri devono essere possibilmente resistenti, atossici, con colori vivaci e oggetti familiari o figure di bambini.
Per il bambino di 1 anno (12 mesi)
i libri devono essere robusti e maneggevoli. Le figure preferite riguardano azioni familiari (mangiare, dormire, giocare) e piccoli animali, mentre i testi preferiti sono ad es. le filastrocche. Il contatto fisico con l'adulto è fondamentale.
Al bambino di 15 mesi
piacciono i libri con frasi brevi e facili, che il bambino possa imparare ad anticipare. 
Al bambino di 18 mesi
 piacciono libri che parlano di animali (con versi buffi e rumori), di bambini, delle cose di ogni giorno, con frasi brevi e semplici.
Al bambino di 2 anni (24 mesi)
piacciono le storie che danno l'opportunità di identificarsi con i personaggi, che raccontano prove da superare, che fanno ridere. Quando si passeggia con il bambino gli si possono leggere anche le scritte, i cartelli e i segnali.
Al bambino di 30 mesi
piacciono storie di bambini della loro età che narrano momenti di vita quotidiana (andare a scuola o al parco giochi), di amicizia, di fratelli o sorelle, ma anche libri fantastici, avventurosi. I testi devono essere semplici, o si possono semplificare, in modo da poter essere memorizzati, "letti" autonomamente, o in modo che il bambino possa concludere la frase iniziata dall'adulto. Le fiabe tradizionali (e in particolare quelle "del perché" - animali parlanti che spiegano le cose) aiutano anche a proiettare all'esterno le paure e le emozioni che il bambino ha dentro di sè. Al bambino piace scegliere la storia e gli piace anche farsela leggere molte volte.



Quando e come leggere con i vostri bambini:
  • potete riservare alla lettura un momento particolare della giornata - prima del sonnellino o della nanna, dopo i pasti, magari scegliendo dei momenti durante i quali siete entrambi più tranquilli
  • se il bambino si agita o è inquieto non insistete
  • approfittate dei momenti di attesa - durante un viaggio, dal medico, in coda presso un ufficio pubblico
  • la lettura sarà di conforto al vostro bambino quando è malato.
  • scegliete un luogo confortevole dove sedervi
  • recitate o cantate le filastrocche del suo libro preferito
  • cercate di eliminare le altre fonti di distrazione - televisione, radio, stereo
  • tenete in mano il libro in modo che il vostro bambino possa vedere le pagine chiaramente
  • fategli indicare le figure
  • parlate delle figure e ripetete le parole di uso comune
  • leggete con partecipazione, create le voci dei personaggi e usate la mimica per raccontare la storia
  • variate il ritmo di lettura - più lento o più veloce
  • fategli domande: cosa pensi che succederà adesso?
  • lasciate che il bambino faccia le domande e cogliete l'occasione per parlare
  • fategli raccontare la storia
  • lasciate scegliere i libri da leggere al vostro bambino
  • rileggetegli i suoi libri preferiti anche se lo chiede spesso.

Ma soprattutto ricordate che leggere ai bambini è un atto d'amore, perché se voi amate la lettura il vostro bambino lo sentirà e l'amerà anche lui!


giovedì 26 luglio 2012

NIENTE MI BASTA - Il cibo come cura per l'anima


Giusi Quarenghi

NIENTE MI BASTA

"Mangiare non la rendeva felice. Però la placava, cancellava l'angoscia. Solo vomitare la faceva stare bene quanto mangiare."

Dai 12 anni in su 

Editore:


Salani
Data Pubblicazione: 08/03/2012
Pagine: 143
Collana: Romanzo
ISBN-13: 9788862562850
Prezzo: 12,00 EUR
Formato: Libro in brossura
Lingua: Italiano
Luogo Pubblicazione: Italia



           

Melania, conosciuta però da tutti col suo secondo nome, Gaspara, ha tredici anni, l'età più ingrata da vivere. E' l'età in cui tutti ti giudicano e in cui ci si giudica da sè. 
Gaspara non si piace, odia il suo corpo brutto, grasso e imperfetto che non corrisponde per niente ai canoni estetici fissati dalla società. Che non assomiglia ad un corpo di donna.
Gaspara ha paura di guardarsi con gli occhi degli altri e non riesce a relazionarsi nè coi coetanei nè coi suoi genitori: non ha un ragazzo, non ha amici con cui confidarsi ed è in continua lotta con sé stessa e col mondo che la circonda. Prima fra tutti la madre, una donna tanto affascinante quanto autoritaria, con la quale non è mai riuscita ad instaurare un rapporto positivo.
Gaspara esprime il suo perenne disagio attraverso il cibo: si consola divorando quantità industriali di cibo spazzatura, per riempire il vuoto che ha dentro. Poi però prova ribrezzo per tutto quel grasso che il cibo le ha messo in corpo e alla prima occasione lo rimette per potersi sentire nuovamente vuota, magra e bellissima. Il suo disturbo alimentare però è un gioco pericoloso, un circolo vizioso che ormai non riesce più a controllare.
Ma la scoperta della sua malattia non migliorerà il rapporto coi suoi genitori, che anzi finiranno per allontanarsi sempre di più da lei. Mentre il padre fa finta di niente e si tiene in disparte per evitare ulteriori tensioni, la madre non riesce a sopportare di avere una figlia con dei "problemi" ed entra sempre in contrasto con Gaspara rinfacciandole la sua delusione e il suo disprezzo. 
Sarà grazie all'amicizia con Giulia, una sua compagna di scuola, e a una lunga fuga da casa, che Gaspara riuscirà finalmente ad imparare a relazionarsi con gli altri e ad accettare un po' di più il suo corpo.
Ma la strada per stare in armonia con sé stessi è ancora lunga e non tutte le cose, una volta rotte, possono essere aggiustate...

Ecco qui la presentazione del libro fatta dall'autrice, Giusi Quarenghi:

"Niente mi basta" è la riedizione, rivista dall'autrice, di "Un corpo di donna", pubblicato nel 1997 nella collana Gaia Junior edita da Mondadori. Con questo nuovo titolo la Quarenghi vuole sottolineare l'ambivalenza provata da Gaspara, la protagonista, nel suo percorso adolescenziale: il bisogno di riempirsi continuamente per colmare il proprio vuoto interiore e provare una sazietà infinita; e la sensazione che il niente (niente amici, niente genitori, niente cibo) sia sufficiente per vivere. 
Il nucleo centrale è infatti proprio quello del rapporto col cibo. Gaspara lo teme e allo stesso tempo lo desidera, perchè sa che è solo grazie ad esso che può costruire, distruggere e ricostruire quel corpo che non riesce ad accettare. L'unico modo per stare meglio è per lei quello di svuotarsi, di liberarsi vomitando, per poi riempirsi di nuovo, all'infinito. 
Questo non è però solo un romanzo che parla di bulimia. Giusi Quarenghi indaga, con superba maestria, quest'età agrodolce riuscendo a descrivere con delicatezza, ma senza censure, tutti i problemi che l'adolescenza porta con sè. Il  disagio fisico e psicologico che segna il passaggio dall'essere bambina al diventare donna, il rifiuto di se stessi e del proprio corpo, il desiderio di essere amati, la dolorosa incomunicabilità coi propri genitori, l'esigenza di sentirsi uguali agli altri e allo stesso tempo di affermare la propria personalità, il sentirsi estremamente caparbi ma anche totalmente inermi di fronte agli affondi della vita.
L'autrice però non giudica, nè propone delle soluzioni assolute. Quello che Gaspara prova non può essere risolto con la semplice morale, ma c'è bisogno di costanza e di un profondo lavoro su se stessi. E anche di sofferenza e di allontanarsi da casa e dalle persone che si amano, a volte.
Perchè solo da soli si può ritrovare se stessi e avere la forza per uscire dal tunnel.

Se il libro vi ha incuriosito vi consiglio di leggere anche l'intervista a Giusi Quarenghi su "Niente mi basta" pubblicata sul sito Infinitestorie.it
Ecco qui il link:


lunedì 16 luglio 2012

L'ONDA - La storia non è un gioco


Todd Strasser

L'ONDA

"Era qualcosa che nessuna delle parole usate dagli storici sapeva spiegare?
Era un qualcosa che si poteva capire solo vivendolo?
Oppure, se fosse stato possibile, ricreando una situazione simile?"

Dai 14 anni in su


Editore: Rizzoli
Data Pubblicazione: 26/08/2009
Pagine: 156
Collana: Oltre
ISBN-13: 9788817033855
Prezzo: 12,00 EUR
Formato: Libro in brossura
Lingua: Italiano
Luogo Pubblicazione: Italia


Ben Ross, anticonformista insegnante di storia in un liceo, durante una lezione mostra ai suoi alunni un documentario che mostra l'avvento del nazismo e le terribile conseguenze che ha portato. Eppure gli studenti sembrano non credere totalmente che in passato siano potute accadere simili atrocità. 
Come ha fatto Hitler a trascinare un'intera nazione nella sua follia? Come si possono massacrare milioni di persone senza che nessuno se ne accorga? Come è possibile che nessuno abbia cercato di fermare i nazisti? 
Forse questa è una verità che non si può comprendere leggendo dei libri, ma solo vivendola di persona sulla propria pelle.
Così il professor Ross, per fornire ai suoi studenti (e a sé stesso) una spiegazione plausibile, decide di tentare un esperimento che coinvolgerà l'intera classe offrendole un assaggio della vita nella Germania nazista. Forma un movimento, chiamato "L'Onda" e lo dota di simboli, motti, gesti di saluto, una rigida disciplina e un forte senso di appartenenza a una comunità. Ogni membro deve obbedire a certe regole e agire per il bene del gruppo, collaborando con gli altri e aiutando chi si trova in difficoltà.
All'inizio il test resta circoscritto alla sua sola classe e porta numerosi benefici sulla carriera scolastica e sullo spirito di gruppo, ma ben presto "L'Onda" comincia a prendere sempre più forma e a dilagare tra tutti gli studenti della scuola divenendo incontrollabile e assumendo un'impronta filonazista. Si formano gruppi violenti e repressivi tra gli studenti più fanatici, chi non sceglie di far parte del movimento viene emarginato e rischia severe ripercussioni e anche il professor Ross, ubriaco del potere acquisito, diviene un leader supremo e intoccabile.
La storia si sta forse ripetendo? Si sta creando un nuovo regime dittatoriale? 

Come si potrà porre fine a tutto questo... per la seconda volta?


Ecco qui il booktrailer de "L'Onda" di Todd Strasser:




Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, "L'Onda" di Todd Strasser trae ispirazione da un fatto realmente accaduto nel 1969 in una classe di un liceo americano a Palo Alto, in California. L'insegnate di storia, Ron Jones, condusse l'esperimento descritto nel libro per mostrare ai suoi studenti la genesi di una dittatura. L'episodio sconvolse l'intera scuola, tanto che, a detta dello stesso professore, nessuno ne parlò per tre anni, durante i quali regnò un'atmosfera di terrore e di sospetto. 
Todd Strasser racconta, dunque, con questo romanzo in maniera realistica e con un ritmo incalzante quel fatto conducendo il lettore a diverse e fondamentali riflessioni. 
Può la forza di un solo gruppo riuscire a coinvolgere un'intera popolazione costringendola a rinunciare ai propri diritti individuali?
E' possibile che seguendo ciecamente un ideale si possa fare del male agli altri e causare dolore anche a coloro che ci sono cari?
La brama di potere può esercitare una seduzione così forte nella natura umana tanto da perdere la cognizione del confine tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato?

L'essere umano sente in realtà dentro di sè un bisogno primordiale e animalesco di sottomettersi alla guida di chi è più carismatico? 
Gli adolescenti possono essere talmente vulnerabili da poter essere plasmati così facilmente da un leader consapevole?
Il fare parte di un gruppo unito ed esclusivo può davvero attirare così tanto le persone?  
Strasser non fornisce risposte definitive a tutte queste domande, ma riesce a descrivere con una prosa elementare come il credere in un unico ideale possa portare gli essere umani a sentirsi parte di un gruppo e a convincersi che tutte le loro azioni, anche quelle più bieche e violente, sono pienamente legittimate perché fatte per il bene della comunità. Gli istinti più profondi della mente umana sono dunque essenzialmente animaleschi, poiché non rispondono più alle esigenze del singolo, ma a quelle del branco. 
Un libro stupendo che lascia il lettore con il fiato sospeso fino all'ultima pagina e con una grande lezione di vita: la consapevolezza che non dobbiamo mai perdere noi stessi e rinunciare alla nostra individualità per seguire ciecamente un leader.
Perché l'uomo non impara così facilmente dai propri errori... e la storia e il passato possono 
ripetersi in qualsiasi momento. 


mercoledì 11 luglio 2012

L'ASSENTE - Una storia di bullismo



Jan de Zanger

L'ASSENTE

"Fu una cosa tristissima. Eravamo sempre stati in quindici, e poi, a un tratto, ci siamo ritrovati a fare la maturità in quattordici. Ricordo quel banco vuoto là davanti, in palestra, durante gli scritti, proprio vicino alla porta. Dovevamo passarci davanti tutte le volte. Il banco d'esame con il numero uno."


Dai 14 anni in su


Editore:






EL
Data Pubblicazione:2000
Pagine:128
Collana:Frontiere
ISBN-13:9788847705036
Prezzo:7,75 EUR
Formato:Libro
Lingua:Italiano
Luogo Pubblicazione:Italia
ESAURITO


Sono passati venticinque da quando Pieter Vink, un promettente avvocato, ha dato l'esame di maturità e da allora non ha più visto i suoi  compagni di classe. Ora, alla festa del centenario della sua vecchia scuola, potrà finalmente incontrarli di nuovo. Tutti tranne uno: Sigi Boonstra, il genio della classe, che si è suicidato, gettandosi sotto un treno, pochi giorni prima dell'esame. Il timido e piccolo Sigi, che era da sempre stato la vittima preferita degli scherzi e delle angherie da parte dell'intera classe e dei professori.
Da allora la sua tragica morte ha sempre tormentato Pieter, che, nonostante gli innumerevoli sforzi, ancora non riesce a ricordare che cosa era veramente successo durante quegli anni di scuola. Forse questa rimpatriata potrà finalmente gettare una luce sul suo passato e su quello dei suoi compagni. Un passato che, a quanto pare, nessuno vuole ricordare. E forse diverrà anche l'occasione per richiamare tra loro quell'assente e fare finalmente giustizia
.  




"L'assente" di Jan de Zanger è un romanzo breve per ragazzi molto coraggioso che riesce a descrivere benissimo, senza calcare troppo la mano, come si generano gli episodi di bullismo nell'ambito scolastico e quali possono essere le loro drammatiche conclusioni. Il punto di vista però stavolta non è quello della vittima  (che essendo "assente" non può dunque narrarci la storia), ma quello dei carnefici, che attraverso lo strumento della memoria rievocano ciò che era accaduto durante quegli anni di scuola. 
E' Pieter Vink, il protagonista, a parlare in prima persona, ma il suo monologo viene sovente inframezzato dai pensieri e dai ricordi di tutti gli altri personaggi. Pieter si sente a disagio: sa che c'è qualcosa di irrisolto nel suo passato scolastico e che c'entra Sigi Boonstra, ma ancora non riesce a ricordare bene. Sarà questa dunque l'occasione per lui di fare luce su ciò che per tanti anni l'ha tormentato. Eppure sembra che nessuno dei suoi compagni abbia intenzione di ricordare. Perchè il passato a volte fa male ed è doloroso. Soprattutto per i colpevoli. Sì, perchè tutti quanti loro sono responsabili del suicidio del loro compagno. Sigi era il primo della classe: tutti lo ricordano come un ragazzino saccente e palloso, ma dimenticano che era anche la vittima designata delle vessazioni e degli scherzi da parte dei bulletti di turno, con la complicità di tutta la classe e anche del professore di inglese. 
Jan de Zanger descrive con grande drammaticità e in tutta la sua crudezza l'evolversi del rapporto tra Sigi e i suoi compagni di scuola. Entrato al ginnasio con due anni di anticipo, timido e piccolo di statura, ma dotato di un'intelligenza sopra la media, Sigi Boonstra era da subito diventato lo zimbello della classe e oggetto di scherzi e angherie da parte dei bulli. Eppure fino all'ultimo aveva tentato di farsi accettare dai suoi compagni e di entrare a far parte di quell'armonia sociale che si crea naturalmente durante il periodo scolastico. Ma gli scherzi si erano fatti troppo pesanti e l'ennesimo e ultimo linciaggio, poco prima dell'esame di maturità, è stato poi quello che l'ha condotto a porre fine alla sua vita. E nessuno aveva mai cercato di coinvolgerlo o di parlare in sua difesa, vuoi per mancanza di maturità, vuoi per invidia e gelosia, o forse perché, molto più semplicemente, tutti quanti facevano così.
Tutta la classe è dunque colpevole della tragica fine di Sigi, soprattutto coloro che ancora oggi fingono che lui non sia mai esistito. E' giunta però ora l'occasione per rievocarne la memoria e rendergli finalmente giustizia, dopo venticinque anni di oblio. E sarà proprio Pieter a farlo, durante la cena organizzata per il raduno di classe, con un mirabile discorso risolutore contro il professore di inglese e tutti i suoi compagni, vincendo così la sua causa a favore di Sigi. 

Un romanzo incisivo, che descrive in maniera realistica le dinamiche di gruppo che si creano negli episodi di bullismo. Una tematica, purtroppo, ancora molto attuale, che conduce a profonde riflessioni. E anche se lo stile non è sempre scorrevole, l'incalzante ritmo del giallo lo rende comunque un romanzo perfettamente leggibile e alla portata di tutti, soprattutto dei ragazzi che spesso vivono vicende simili durante gli anni di scuola. 

mercoledì 4 luglio 2012

STORIE DA LEGGERE CON LA LUCE ACCESA...


Priestley, Chris

STORIE DA LEGGERE 
CON LA LUCE ACCESA

"Era impossibile spaventarmi. O almeno così pensavo."


 Dagli 11 anni in su

Editore:
Data Pubblicazione:
20/10/2011
Pagine:
213
Collana:
Vertigo
ISBN-13:
9788854133174
Prezzo:
14,90 EUR
Formato:
Libro con copertina rigida
Lingua:
Italiano
Luogo Pubblicazione:
Italia


Il giovane Robert sta partendo da solo per andare a Londra, dove comincerà ad andare in una nuova scuola. È felice ed emozionato e, soprattutto, avrà finalmente l'occasione, dopo le noiose vacanze estive, di potersi separare dalla sua insopportabile matrigna. Mentre attende il treno alla stazione, quest'ultima ha all'improvviso una terribile visione premonitrice che riguarda proprio Robert: vede un bacio, un tunnel e un tremendo pericolo. La matrigna cerca di mettere in guardia il ragazzo e di convincerlo a rinunciare alla partenza, ma Robert non crede alle visioni della donna da lui così disprezzata, così ignora i suoi consigli e decide comunque di mettersi in viaggio. Durante il percorso il treno, per ragioni inspiegabili, si ferma proprio all'imbocco di una galleria. Gli altri viaggiatori dello scompartimento dormono profondamente. Tutti, tranne una misteriosa donna vestita di bianco, che si offre di raccontare a Robert una storia per combattere la noia mentre attendono che il treno riprenda il suo viaggio. Al primo racconto ne consegue un altro. E poi un altro e un altro ancora. E man mano che la Dama in bianco prosegue nel suo narrare, le storie si fanno sempre più macabre e terrificanti e Robert si sente sempre più intorpidito, anche se cerca di resistere all'impulso di dormire con tutte le sue forze. 
Ma chi è quella strana donna? E perchè le sue storie sconvolgono così tanto Robert? E soprattutto qual'è il motivo per cui il treno sembra proprio non voler ripartire?

Ecco qui il booktrailer ufficiale di "STORIE DA LEGGERE CON LA LUCE ACCESA" di Chris Priestley:

Dopo "Le terrificanti storie dello zio Montague" e "Le terrificanti storie del vascello nero", Chris Priestley ritorna con un terzo volume ricco di racconti da brivido da leggere tutti d'un fiato.
La struttura è semplice e già conosciuta: come nel "Decameron" di Boccaccio una storia principale funge da cornice e da scusante per poter narrare una serie di novelle, in questo caso però terribili e agghiaccianti. Nella storia principale il protagonista è Robert, un giovane scettico e indisponente, che nutre un profondo disprezzo per la sua matrigna e per le sue presunte doti di chiaroveggenza. Durante un viaggio verso Londra, Robert incontra una strana signora vestita di bianco che con fare invadente e un po' sfrontato, costringe il ragazzo ad ascoltarla raccontare delle storie per ingannare il tempo mentre il treno resta bloccato all'imbocco di una galleria. Guarda caso i racconti narrati dalla misteriosa Dama in Bianco (così chiamata da Robert) hanno tutti per personaggi dei giovani adolescenti più o meno della stessa età del nostro protagonista principale e tutti con lo stesso carattere difficile e un po' antipatico. Come se fossero una sua immagine speculare. Nei racconti di Priestley non ci sono, infatti, personaggi positivi. E soprattutto, forse proprio per le loro caratteristiche negative, non fanno mai una buona fine. Le storie raccontate dalla signora vestita di bianco, da buoni racconti dell'orrore, hanno infatti tutte un finale tragico e inquietante e trasmettono sia a Robert sia al lettore una forte sensazione di timore e angoscia. 
                      
Dopo le nove storie narrate dalla Dama in bianco e la macabra conclusione del racconto principale, ecco però che Priestley ci stupisce ancora con un gran finale e un decimo racconto (questa volta narrato dalla matrigna di Robert) in cui passato e presente si ricollegano, infondendoci un ultimo brivido di paura. 
Lo stile scorrevole e cinico di Priestley e la sua mirabile capacità di costruire dei racconti intriganti e per nulla scontati (tanto che i critici letterari lo paragonano ad un novello Edgar Allan Poe) lasciano che il lettore divori letteralmente questo volume di racconti, che si ricollega e continua il percorso già iniziato dalle sue due precedenti opere del ciclo Tales of Terror.
In attesa dell'uscita in Italia anche della quarta (e ultima?) antologia della serie, "The Teacher's Tales of Terror", consiglio vivamente a tutti, sia agli adulti che ai ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo dell'horror, la lettura di "Storie da leggere (assolutamente!) con la luce accesa"

Se volete avere maggiori informazioni su Chris Priestley e le sue opere vi invito a visitare il suo blog personale:
e il cupo e terrificante sito: