mercoledì 11 luglio 2012

L'ASSENTE - Una storia di bullismo



Jan de Zanger

L'ASSENTE

"Fu una cosa tristissima. Eravamo sempre stati in quindici, e poi, a un tratto, ci siamo ritrovati a fare la maturità in quattordici. Ricordo quel banco vuoto là davanti, in palestra, durante gli scritti, proprio vicino alla porta. Dovevamo passarci davanti tutte le volte. Il banco d'esame con il numero uno."


Dai 14 anni in su


Editore:






EL
Data Pubblicazione:2000
Pagine:128
Collana:Frontiere
ISBN-13:9788847705036
Prezzo:7,75 EUR
Formato:Libro
Lingua:Italiano
Luogo Pubblicazione:Italia
ESAURITO


Sono passati venticinque da quando Pieter Vink, un promettente avvocato, ha dato l'esame di maturità e da allora non ha più visto i suoi  compagni di classe. Ora, alla festa del centenario della sua vecchia scuola, potrà finalmente incontrarli di nuovo. Tutti tranne uno: Sigi Boonstra, il genio della classe, che si è suicidato, gettandosi sotto un treno, pochi giorni prima dell'esame. Il timido e piccolo Sigi, che era da sempre stato la vittima preferita degli scherzi e delle angherie da parte dell'intera classe e dei professori.
Da allora la sua tragica morte ha sempre tormentato Pieter, che, nonostante gli innumerevoli sforzi, ancora non riesce a ricordare che cosa era veramente successo durante quegli anni di scuola. Forse questa rimpatriata potrà finalmente gettare una luce sul suo passato e su quello dei suoi compagni. Un passato che, a quanto pare, nessuno vuole ricordare. E forse diverrà anche l'occasione per richiamare tra loro quell'assente e fare finalmente giustizia
.  




"L'assente" di Jan de Zanger è un romanzo breve per ragazzi molto coraggioso che riesce a descrivere benissimo, senza calcare troppo la mano, come si generano gli episodi di bullismo nell'ambito scolastico e quali possono essere le loro drammatiche conclusioni. Il punto di vista però stavolta non è quello della vittima  (che essendo "assente" non può dunque narrarci la storia), ma quello dei carnefici, che attraverso lo strumento della memoria rievocano ciò che era accaduto durante quegli anni di scuola. 
E' Pieter Vink, il protagonista, a parlare in prima persona, ma il suo monologo viene sovente inframezzato dai pensieri e dai ricordi di tutti gli altri personaggi. Pieter si sente a disagio: sa che c'è qualcosa di irrisolto nel suo passato scolastico e che c'entra Sigi Boonstra, ma ancora non riesce a ricordare bene. Sarà questa dunque l'occasione per lui di fare luce su ciò che per tanti anni l'ha tormentato. Eppure sembra che nessuno dei suoi compagni abbia intenzione di ricordare. Perchè il passato a volte fa male ed è doloroso. Soprattutto per i colpevoli. Sì, perchè tutti quanti loro sono responsabili del suicidio del loro compagno. Sigi era il primo della classe: tutti lo ricordano come un ragazzino saccente e palloso, ma dimenticano che era anche la vittima designata delle vessazioni e degli scherzi da parte dei bulletti di turno, con la complicità di tutta la classe e anche del professore di inglese. 
Jan de Zanger descrive con grande drammaticità e in tutta la sua crudezza l'evolversi del rapporto tra Sigi e i suoi compagni di scuola. Entrato al ginnasio con due anni di anticipo, timido e piccolo di statura, ma dotato di un'intelligenza sopra la media, Sigi Boonstra era da subito diventato lo zimbello della classe e oggetto di scherzi e angherie da parte dei bulli. Eppure fino all'ultimo aveva tentato di farsi accettare dai suoi compagni e di entrare a far parte di quell'armonia sociale che si crea naturalmente durante il periodo scolastico. Ma gli scherzi si erano fatti troppo pesanti e l'ennesimo e ultimo linciaggio, poco prima dell'esame di maturità, è stato poi quello che l'ha condotto a porre fine alla sua vita. E nessuno aveva mai cercato di coinvolgerlo o di parlare in sua difesa, vuoi per mancanza di maturità, vuoi per invidia e gelosia, o forse perché, molto più semplicemente, tutti quanti facevano così.
Tutta la classe è dunque colpevole della tragica fine di Sigi, soprattutto coloro che ancora oggi fingono che lui non sia mai esistito. E' giunta però ora l'occasione per rievocarne la memoria e rendergli finalmente giustizia, dopo venticinque anni di oblio. E sarà proprio Pieter a farlo, durante la cena organizzata per il raduno di classe, con un mirabile discorso risolutore contro il professore di inglese e tutti i suoi compagni, vincendo così la sua causa a favore di Sigi. 

Un romanzo incisivo, che descrive in maniera realistica le dinamiche di gruppo che si creano negli episodi di bullismo. Una tematica, purtroppo, ancora molto attuale, che conduce a profonde riflessioni. E anche se lo stile non è sempre scorrevole, l'incalzante ritmo del giallo lo rende comunque un romanzo perfettamente leggibile e alla portata di tutti, soprattutto dei ragazzi che spesso vivono vicende simili durante gli anni di scuola. 

1 commento:

  1. Grazie per i riassunti molto dettagliati come lo cercavo io =D

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